Il principale organo sussidiario permanente dell'Organizzazione delle Nazioni Unite che opera nei settori del commercio, sviluppo, finanza, tecnologia, imprenditoria e sviluppo sostenibile (UNCTAD), sostiene l'uso della cannabis nella sua interezza e ha pubblicato un rapporto speciale sulla canapa industriale, concentrato su come le economie possano "sfruttare il suo potenziale economico e sociale" utilizzando tutte le parti della pianta. Ciò faciliterebbe la creazione di filiere produttive in grado di contribuire alla crescita delle aree rurali, dell'industria manifatturiera e dell'industria della trasformazione alimentare.

Il rapporto del 2022, intitolato "Commodities at a glance – special issue on industrial hemp", evidenzia come un'approccio basato sull'intera pianta potrebbe garantire la fornitura di input di alta qualità ai trasformatori e facilitare una gestione integrata dei rischi lungo l'intera filiera produttiva. In regioni intertropicali, grazie alle condizioni botaniche, ambientali e climatiche favorevoli, l'approccio basato sull'intera pianta è lo standard, ma è possibile anche in climi più temperati come in Europa e in Nord America, se le normative lo consentono.

Tuttavia, la situazione attuale in Europa, come evidenziato nel rapporto, mostra che la scelta della varietà di pianta influenza l'approccio basato sull'intera pianta. Finora, le varietà sviluppate in Europa sono destinate a soddisfare un solo scopo. Tuttavia, una volta lavorate, tutte le parti potrebbero essere utilizzate. Per quanto riguarda i cannabinoidi, le scelte produttive dei trasformatori sono definite dalla competitività dei prodotti sul mercato. Oggi, i cannabinoidi sintetici isolati importati dal Nord America sono di gran lunga più economici degli estratti a spettro completo prodotti in Europa. Inoltre, le legislazioni tendono a favorire i prodotti a zero THC, il che ha un forte impatto sulla possibilità di adottare un approccio basato sull'intera pianta.

Secondo l'ente, la Cannabis Sativa L. è una coltura versatile e polivalente, poiché le sue radici, fiori, frutti, steli e foglie hanno vari usi medici, industriali e nutrizionali. L'approccio basato sullo sfruttamento di tutte le parti della pianta dovrebbe essere al centro di qualsiasi strategia di sviluppo del settore. Ciò potrebbe facilitare la creazione di filiere produttive in grado di contribuire alla crescita delle aree rurali, del settore manifatturiero e agroalimentare e dell'industria di trasformazione.